domenica 20 settembre 2015

HOMECOMING WEEK, FAIR, GAME & DANCE

È da un sacco che non aggiorno con quello che sta succedendo...
In realtà perché ormai la mia vita si sta regolarizzando e tutto diventa di routine.
Infatti non ho molto da dire, non mi va di fare una lista di ciò che ho fatto e ciò che non ho fatto.
Vorrei parlare di come mi sento e quello che mi sta succedendo.
Stai bene? Sì, sto bene.
Sei felice? Non lo so. Potrei stare meglio, potrei stare peggio. Con la famiglia non è mai andata meglio, seppure nei weekend non facciamo nulla, seppure non ceniamo mai insieme, seppure cucinare è una parola difficile. Mi sto abituando, mi sto abituando ad accettare i loro difetti e nel frattempo il rapporto che ho con loro aumenta. Inizio a sentire di volergli bene. Inizio a voler mostrare loro la mia vita in Italia anche se per adesso è impossibile.
Certo, una famiglia in cui si cucina tutti i giorni e si cena e si hanno tante attività da fare durante il weekend non sarebbe male ma posso affermare che adesso non vorrei cambiare famiglia per nessun motivo al mondo.
Allora perché non sono felice? Non sono felice perché non riesco ad essere me stessa con gli americani, perché oltre ad una ragazza e ad una exchange student sento di non avere amici. Perché io non sono così, io sono molto più simpatica. Ma non ci riesco e questo mi fa stare male perché nel weekend oltre alla partita di football il venerdì e il post partita e un'uscita o il sabato o la domenica non faccio nulla.  E in Italia non sono una tipa che vuole uscire tutti i weekend, anzi. I miei genitori mi devono obbligare...sarà che lì la scuola mi uccide e che il weekend dura di meno. Sarà che anche se il sabato sera non voglio uscire il sabato mattina, uscita da scuola vado a pranzo da mia nonna e vedo anche la famiglia di mia zia. E la domenica andiamo o viene a pranzo l'altra mia nonna...e poi la domenica ci sono i compiti e il sabato non voglio fare nulla perché mi va solo di lay  in the bed after one week of school...



Questo era venti giorni fa, adesso è cambiato tutto ma vi spiego nel prossimo post. Scusate se praticamente sto aggiornando una volta al mese ma non mi va mai...oppure sono troppo impegnata.
Sono passati venti giorni da quando volevo scrivere questo post e adesso sono a 90 giorni, incredibile.
Dato che comunque le emozioni che stavo vivendo non le ricordo racconterò dell'homecoming week che va dal 21al 26 settembre.


Il primo giorno di scuola sono arrivata e ho visto tutte le decorazioni, pazzesche, a tema super Mario. Ad ogni cambio ora, dopo la campanella, c'era la sigla di Super Mario che durava durante tutto il cambio d'ora, 5 minuti.
Durante il pranzo invece si poteva votare per il "re e la regina" del proprio grade, si potevano comprare cose e io ho comprato una spilla, che credo di aver perso, con la mascotte della nostra scuola quindi un orso ma con il cappello di super mario; e c'era anche un gioco con delle specie di macchinette in cui dovevi pedalare e vinceva chi arrivava prima...




Questa erano le indicazioni per la spirit week, cioè ogni giorno aveva un tema e teoricamente si sarebbe dovuto rispettare quel tema, se si vuole, e vestirsi di conseguenza. Purtroppo però erano pochi quelli vestiti e non ho visto nemmeno cose originali...molto probabilmente perché a mio parere erano difficili e ci hanno avvisato solo tre giorni prima.







Non sembrano molto belle ma lo erano davvero, questo era per tutte le pareti della scuola. Davvero una figata. (Sul mio Facebook potete trovare un sacco di video e foto, tornate al 21-26 settembre però)

Durante la settimana comunque si continuavano a fare test o quiz in quanto il quarter finiva il giovedì...
Il giovedì a scuola abbiamo avuto l'homecoming fair, ero stra excited perché era stra americano. E non sembrava per niente una cosa scolastica per quanto era grande. 
C'erano i camioncini del cibo, il palco con la musica (una band) e tipo delle bancarelle in cui fare tanti giochini. Ho "hit the car" with Celena  and ho avuto il mio primo vero waffle since I am here. (Troppo buono, looking for having another one as soon as possible)

Il venerdì poi era un big day: pep rally and homecoming game.
Del pep rally ho fatto un sacco di video quindi non ho foto da pubblicare ma sostanzialmente è stato: cheerleader, kdc, due ballerini maschi che volevano sembrare sexy ma erano tutto tranne che quello, gruppo di ragazzi neri che ballano, break down, Royals che camminavano (cioè teoricamente la regina e il re ma forse più principe e principessa di ogni grade except for senior, che dovevano ancora essere eletti) e che hanno partecipato anche ad un  gioco  in cui lo scopo era far scoppiare più palloncini senza usare mani e piedi credo. Quindi si vedevano queste coppie che si spalmavano addosso ahaah.
C'è stato anche un gioco per grade e hanno vinto i senior e anche un gioco con i giocatori di football e le rispettive "bellas" cioè ogni ragazza è kinda schiava di uno dei ragazzi...no vabbè, non è così brutto come faccio sembrare ahaha 
Alla fine del pep rally tutti in classe, tutte le lezioni di 30 minuti tranne la quarta ora che durava un'ora.
Il pomeriggio poi avevamo la partita di football, sono andata con la mia host sister con cui il rapporto è migliorato un sacco...ma io non capisco mai se mi vuole con i suoi amici oppure no, così appena arrivata ho raggiunto le mie amiche: Lucia(exchange spagnola), Celena che poi è scomparsa ma dopo un po' eravamo io, Lucia e Brooklyn.
Durante la partita, tra il secondo e il terzo tempo, c'è stata l'elezione del re e della regina dei senior e poi su un "carro" sono passati tutti gli eletti.
Mi sono divertita davvero un sacco, ogni touch down c'erano i fuochi d'artificio e io amo cantare i cori lol
A fine partita siamo andati dentro il campo dove abbiamo fatto qualche foto e  io, Brooklyn, una sua amica(Bechét) e alcune sue amiche siamo andate da in'n'out dove ho ho incontrato la mia host sister con cui ho parlato un po'. Il bello delle partite di football è che quando finiscono tutti vanno ad in'n'out e quindi trovi un mare di gente della nostra scuola e di un'altra scuola, rivale, Perry. 
In'n'out è un fast food americano vecchio stile quindi stare lì dopo una partita di football è davvero emozionante anche perché ti vedi le cheerleader delle due scuole con la divisa e non lo so, se mi ci fermo a pensare realizzo quanto il mio sogno si stia realizzando e io sono finalmente in America. 



Bad pic but so american!!
After in'n'out siamo andati a casa di Brooklyn e abbiamo avuto un piccolo bonfire con root beer and ice cream: non è una birra, ma un tipo di soda e ci abbiamo messo il gelato dentro.
Mi sono divertita ma sono comunque dovuta tornare presto a casa...

Il giorno dopo avevamo il ballo, il famoso homecoming, il ballo che avevo sognato così tanto, quello che "che figata" ma a cui avvicinandomi con i giorni non ci volevo nemmeno più andare...
Non lo nascondo, sono ingrassata, e anche tanto... non mi piaccio e quindi andare al ballo non mi andava per niente.
A me poi non piace neanche ballare...
Comunque ci sono andata perché poi l'avrei regret(scusate non mi viene la parola). Ma gli americani fanno tutto in grande, come sapete...Alle 4 sono andata a fare le foto con la mia host sister e le sue amiche, poi cena e poi dance. 
Durante la dance,sono stata sempre con Lucia e con Tyara e altre 3/4 persone che non avevo mai visto in vita mia.
Arrivata mi sono tolta le scarpe, col tacco, e siamo andate a ballare. Inizialmente eravamo al centro ma la situazione era pietosa oltre per il fatto che non ti riuscivi a muovere c'era gente che grindava (search for grinding in YouTube) ovunque e davvero quelle ragazze mi facevano un po' pena...sono stata deliziata anche da una palpata, da non so chi, e quindi mh direi che potevamo tornare dietro in cui si poteva respirare e ci siamo divertite di più. Lì poi ho incontrato Brooklyn che era col suo date, abbiamo parlato e ballato ma io non volevo scocciare troppo.
Poi siamo andati alla ricerca dell'acqua e siamo arrivati nella palestra piccola che era anche questa con un sacco di gente e oltre l'acqua c'erano un sacco di candy too american ed erano un sacco è troppo buone lol
Devo dire che mi aspettavo di più, ma comunque è stata una figata...Quella sera poi mi sono accorta della falsità della maggior parte della gente qui ed ero abbastanza triste ma Lucia, con cui ne avevo parlato, è stata davvero brava quindi durante la serata non ci ho pensato più. A fine serata sono tornata a casa e mi sono addormentata, il giorno dopo saremmo partiti per la California.







sabato 12 settembre 2015

VI FACCIO FARE UN GIRO CON ME E I MIEI PENSIERI NEL MIO NEIGHBORHOOD

Sono seduta sul divano di casa mia. "Casa mia", suona strano, ma ormai e' diventata casa mia e lo sarà ancora per 9 mesi.
Vedo le montagne, non sono propriamente verdi ma più desertiche. Sono un bel paesaggio pero'.
E' sabato pomeriggio e non so che fare, sono seduta qui sul divano, qualche volta mi alzo per prendere cibo e non faccio altro. Perché non camminare un po'?, mi chiedo.

Cosi' mi alzo, prendo una bottiglietta d'acqua (il caldo dell'Arizona non scherza anche a settembre, 40 gradi) ed esco di casa.











Queste strade senza mezzo uomo, la casella delle lettere (seppur diversa da quella che tutti si aspettano da quella americana) , la bandiera americana messa con orgoglio davanti casa, questo paesaggio con questa montagna che da casa mia non vedrei mai,  mi fa realizzare che sono in America. Che sono qui da più di due mesi e ieri, 11 settembre, era un anno dalla scoperta che ero passata nel programma e che sarei diventata un exchange student. Ma adesso sto camminando e posso vedere tutte queste bellissime cose che mi hanno sempre fatto pensare all'America. Cose che mi aspettavo, cose che ho sognato, immaginato, sognato per un anno. E adesso sono qui da due mesi e mi sembrano normali, i am got used to.
Continuo a camminare finche' non arrivo alla via che mi portera' alla via principale.
Anche il segnale che indica la via e' diverso, ma non lo noto più. Ormai quello italiano e' diverso da questo, non il contrario. (ovviamente vi lascio questa foto anche per ridere un po', guardate il nome della via.)



Vorrei un po' sgranchirmi le gambe e anche un posto all'ombra visto il sole che spacca le pietre. Ma qui panchine sono impossibili da trovare; non si cammina. Non mancano infatti le persone che mi guardano dalla macchina. Io continuo a camminare a testa alta alla ricerca di una panchina. Dopo più di un miglio, la trovo. Solo perché sono arrivata nella clubhouse. 
Swimming Pool

Ancora montagna, la amo.

Mountains in the back

Lake

Panchina finalmente. Mi metto a sedere e inizio a scrivere questo post.
Fa troppo caldo e proseguo dritta per la mia via: arrivare all'ingresso della mia community.
Continuo a camminare e penso a cosa e' cambiato da un anno a questa parte. Mi ricordo un anno fa, quando seppi che sarei partita. Iniziai a saltare per la casa per la felicita',  solo poco prima ne stavo parlando con una mia amica, a pallavolo: di questa esperienza e di quanto la volessi fare, ma non l'avevo ancora detto a molte persone. Solo lei e le mie migliori amiche, avevo appena fatto (qualche giorno prima) la chiamata Skype con Giovanna, in quanto stava decidendo gli ultimi posti e mi voleva risentire. Aveva detto una frase, che adesso non ricordo, che mi fece pensare che molto probabilmente sarei partita. Così ne stavo parlando con questa mia amica, e appena tornata da pallavolo anche con i miei. Avevo iniziato a leggere i blog in quel periodo, ero davvero fissata. Dovevo partire. Così i miei mi dissero "se ti diciamo una cosa tu devi nonmiricordo" e così me lo dissero. Ero davvero troppo felice. Adesso potevo davvero dire che il mio sogno si stava realizzando. Certo mancavano più di 300 giorni, era lontano. Mancava un anno, ero ancora all' inizio dell'anno scolastico. E poi ho conosciuto Andrea, il primo ragazzo con cui ho iniziato a parlare. Anche lui con l'inps, anche lui della Puglia e addirittura dello stesso posto in cui vado io al mare. Abbiamo iniziato a parlare, a fantasticare su tutto. Dall'application, al "io non voglio andare in Texas'' fino alle vacanze di Natale quando scoprimmo la possibilità di fare i viaggi con le nostre associazioni: Grand Canyon, New York, Los Angeles, San Francisco, Hawaii…
Tutto era un crescere di informazioni che si aggiungevano a quello che avevamo scoperto. Arrivati a quel periodo inizio a diventare una stalker davvero in gamba. Tutto ciò che volevo sapere, riuscivo a sapere. Inizio a parlare anche con Maria, ex exchange student (in quel tempo attuale, lol) e i mesi passano. Mi invia una cartolina da NY, a Marzo. Mi racconta dell'associazione, delle esperienze, di tutto. 
Continua la mia opera di stalking, inizio a conoscere meglio gli Stati. Inizio a stalkerare le local cordinator. 
Andrea riceve la famiglia.
Io ancora senza, ma ero sicura di non andare in Colorado.
Mi fisso sempre di più, perdo tempo invece di studiare. Cosa di cui mi sono pentita. (solo nei giorni d'ansia prima dei quadri)
Inizio a parlare sempre più con Lucia che forse cambia associazione e passa ad Interstudio con la borsa di studio dell'Inps.
Arriva Aprile. Aprile. Che mese Aprile. Si avvicina l' orientation e si avvicina la partenza.
Il 27 aprile ero stanca, stanca di aspettare, stanca di aspettare così tanti mesi per una famiglia, la MIA famiglia. E faccio quello che stava cercando di fare Lucia: cercarsi una famiglia da sola.
Scrivo su twitter "I live in Phoenix" o una cosa del genere; perche' volevo andare in Arizona. Perche' era calda e vicina alla California e allo stesso tempo simile ad essa. Trovo una ragazza che vive a Gilbert, con cui inizio a parlare, non era la famiglia dei miei sogni forse, ma la volevo, la volevo così tanto, volevo una famiglia. Lei era simpatica, si interessava a me e mi disse che avrebbe chiesto alla mamma se mi avrebbero potuto ospitare. Non viaggiavano molto, ma non mi interessava. Ero felice, avevo una possibilità concreta. Lei va a letto. E il giorno dopo la notizia, QUELLA notizia. Una famiglia, proprio a Gilbert. Io lo chiamo destino.
Poi arriva l'orientation, la fine della scuola, la partenza.
E adesso eccomi qui, a camminare per queste strade…Non ci credo, seriamente.


Si torna a casa dopo aver fatto 2.4 km, me ne aspettano altrettanti.

DIFFERENCE BETWEEN AMERICA AND ITALY


La prima differenza che ho notato mettendo piede in USA è stata la gentilezza delle persone. E quando dico così dico sul serio. Qui molti sono di una gentilezza unica; vi faccio un esempio:

Io e la mia host sister eravamo nel nostro vicinato(?) in quanto dovevamo vendere dei cookie dough e citofoniamo a delle persone random per chiedere se ne volevano alcuni. Ci apre questa signora e una bambina accanto. La bambina aveva in testa una corona per il compleanno così chiediamo scusa in quanto stava festeggiando...loro cosa fanno? Ci invitano a prendere un pezzo di torta così entriamo e ci mangiamo una torta davvero buona (la migliore che ho assaggiato da quando sono qui) e ci mettiamo a parlare con una ragazza di 25 anni per una buona mezz'ora. Sempre quel giorno altra gente ci offre acqua, che in Arizona non fa mai male.
Altra differenza che ho notato da quando sono qui e, finalmente capisco quando ne parlavano, è che se non hai la macchina ti senti fuori dal mondo. Non tanto perché sono un exchange, ma proprio chi non ha la macchina si sente fuori dal mondo in quanto tutto ciò che puoi fare qui è andare a prenderti uno starbucks o un milkshake o uno smoothie e per fare questo devi arrivarci. Ciò vuol dire magari 10/15 minuti di macchina di distanza da casa tua quindi i tuoi genitori devono farsi 15 minuti per accompagnarti, altri 15 per tornare a casa; starci 15 minuti e poi salire di nuovo in macchina e farsi 15 minuti per arrivare dovunque tu sia, prenderti e tornare a casa. E quindi si arriva a dire no ai figli in quanto le distanze qui sono allucinanti; davvero.
Tutti dicono che le porzioni qui sono enormi  ma sinceramente io non la vedo in questo modo. Stanno le porzioni grandi e quelle piccole. Ad esempio è capitato che io prendessi per cena solo un apetizier. 4 gamberi fritti. Oppure ieri a pranzo ho preso un cheesburger: potevo scegliere quello da 5oz e quello da 10oz. Ho scelto quello da 5oz e mi ha saziato totalmente ma comunque l'ho mangiato tutto. A proposito di cibo un'altra differenza è che qui ovunque tu vada è pieno di ristoranti/fast food ad esempio ci sono shopping center enormi dove magari ci sono 10/15 ristoranti e solo target lol Un altra differenza è che qui ci sono un sacco di varietà di posti in cui andare a mangiare cioè in quei 10/15 ristoranti mangi sempre cose diverse quindi hai un sacco di scelta.
Qui poi tutte le costruzioni devono avere assolutamente lo stesso stile e io amo questo stile! Anche se è un ristorante cinese ha lo stesso stile di un ristorante italiano. E non so perché ma mi piace un sacco questa cosa, da un senso di (non so che parola usare) eguaglianza?
Tornando sul cibo direi che una differenza è il gelato. E bene si, il gelato è from Italy. E scordatevi di trovare un buon gelato qui. Perché se cerchi qualcosa che assomigli al nostro gelato trovi questi tipi di ice cream e fanno schifo
Poi puoi spostarti sul gelato americano e trovi qualcosa come dairy Queen (adoro quel posto!!) 
Ok metto una foto decente, questa era in macchina al buio lol
Ci sono anche i frozen yogurt che sono tipo come Yogo (che ho appena scoperto  che esiste solo a Bari) quindi diciamo un posto in cui vendono lo yogurt(?) ma oltre al gusto normale puoi metterci almeno altri 7/8 gusti lol e poi sopra o sotto tutte le porcherie che vuoi e sono anche queste UN SACCO DI COSE. Davvero.

Un altra differenza sono le armi. Qui entri in un negozio, compri una pistola ed esci. Easy.
Quindi ci possono essere dei pazzi che entrano nella scuola e sparano random, come si è sentito un sacco di volte in TV.
Quindi insieme alle prove di evacuazione a scuola abbiamo fatto "lock down" in caso ci sia qualcuno armato nella scuola. L'unica cosa che dobbiamo fare è spegnere le luci, stare in silenzio e metterci tutti sul lato della porta, per terra. Per almeno 10 minuti.
Il professore con cui ero quando abbiamo fatto lock down mi ha detto che a lui è capitato due volte seriamente, che paura lol
Lui poi è anche giovane, sarà sui 40 o meno. 

Se vedo che questo tipo di post piace ne pubblicherò a breve un altro, su diverse differenze ovviamente!!
A presto, Fra!